Grazie Tommaso.
L'idea del post era proprio quella di fornire uno spunto, e non di un applicazione fedele, che è troppo ottimistica.
Ma dato che qui studiamo e operiamo su investimenti che hanno ritorni ben diversi,le tue ultime righe sono esattamente dove volevo andare a parare.
Il problema è che subentrano comportamenti e azioni che in qualche modo sabotano un piano che tutto sommato è lineare:
Ho un capitale di xx $ e mi da un x% al mese ergo dopo tot tempo avrò XXXX $.
-Un mese decidiamo di fare quell'operazione perchè se va in porto potrebbe farci fare un YXW % e quindi anticipare il raggiungimento di quel livello, e magari ci dice anche bene per la prima volta, magari anche la seconda e la terza, ma poi arriva il conto è ci si ritrova in men che non si dica con il nostro progetto che ha imbarcato acqua.
-Oppure decidiamo di aumentare il nostro account, dato che dopo 6 mesi abbiamo visto dei risultati, ma la nostra capacità gestionale non ha metabolizzato quell'account e ai primi trade in perdita, la gestione stop loss va in crisi e di conseguenza anche il piano.
-Magari il mercato cambia natura, e con le nuove caratteristiche ci troviamo spaesati, con la nostra operatività che non riesce più a prourre i frutti dei mesi /anni precedenti.
In letteratura si trovano spesso esempi sul come il più grande ostacolo al successo del Trader sia proprio il Trader.
Dire che ci vuole Disciplina ferrea suona banale, perchè è qualcosa di vago di non ben identificabile, o che non sappiamo come migliorare.
Questo è l'aspetto più difficile da affrontare, perchè "chiudere le perdite e far correre i profitti" è elementare ma chi riesce a farlo metodicamente?
Puntare su un operazione una determinata somma come da corretto money managment, anche se su quella operazione abbiamo una % molto alta di successi, solitamente non è un grosso problema, ma a volte c'è quella sensazione di fiducia ( nella strategia, nel mercato, nel nostro approccio al trading, ecc. ecc.) per cui un giorno ci si dice ma dai per una volta carica di più..... Lì si insinua la prima deroga alle regole, poi ci concede l'eccezione di nuovo, poi arriva la perdita.... La perdita brucia più del solito, perchè sappiamo che è venuta per colpa nostra, e allora vogliamo rifarci e soprattutto vogliamo rifarci in fretta, per ritrovarci al punto di origine dell'errore non sapendo che siamo invece sulla cima dell'onda, che sta per frangersi...
Abbiamo letto tutti, e ci sono dei testi davvero ben fatti, di come la mente ci boicotta in continuzione, e di come sia subdolo il suo agire.
Questo secondo me è il banco di prova più duro e fondamentale. Poi i risultati saranno una conseguenza naturale.
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