Bravo Sergio!
Le analisi sono ben fatte e meticolose.
Solo una cosa sui grafici singoli dei futures del Crude Oil sul primo grafico hai tirato la trend line prendendo gli ultimi due minimi relativi ma tralasciando il minimo assoluto mi pare a settembre/ottobre, mentre lo hai considerato nel secondo, la cosa da una lettura diversa sui movimenti a breve che potrebbero svilupparsi.
Per coloro che vogliono lavorare il Crude Oil con minor rischio, ricordo che esistono i minifutures che valgono la metà del futures regolare e sono molto liquidi, il ticker è QM. Ma ricordo di seguire sempre i grafici dei futures regolari.
Lean hogs è ad un bivio (io ce l'ho quasi a contatto della base del canale perchè ho preso il secondo spike in basso a sinistra per tirare la trend line del canale) o tiene, e forse qualche cosa si riesce a fare, o temo che la stagionalità sia compromessa.
Su Wheat c'è un po' più di tempo, ma non ci sono segni.
Il valutario fatto con le stagionalità da un anno a questa parte non ha molto senso seguirlo, e guardando le operazioni sul Moore si vede subito che le stagionalità che vanno sono davvero pochine (forse sono queste le eccezioni).
Secondo me (ma è un opinione costruita su letture tecniche e fonti finanziarie, di mio c'è ben poco) la catastrofe giapponese, il debito degli stati sovrani europei la crisi economica globale, hanno prodotto una serie di interventi delle banche centrali di molti paesi (la FED in estate, la Banca Centrale Svizzera dopo, la doppia immissione di liquidità della BCE e recentemente la Banca Centrale Giapponese, questo solo per citarne alcune ma non tralasciamo altre economie come Regno Unito, Australia, Canada e Paesi emergenti che influenzano direttamente i rapporti con le valute di riferimento) hanno stravolto e reso questo ultimo anno qualcosa di eccezionale e straordinario, dal punto di vista statistico.
Gli studi del Moore analizzano cicli di prezzi decennali per produrre quelle medie (tabelle e grafici), ma se c'è un annata particolare (vedi fine 2008/inizio2009), gli effetti si vedono.
E questo in modo indiretto, influenza anche l'andamento del mercato delle merci come carni e granaglie, basta vedere il numero di spread negli ultimi 5-6 mesi, che non hanno rispettato la stagionalità.
Ma questo non vuole essere un invito a non guardare le stagionalità valutarie (che io ho lavorato fino allo scorso anno, anche con soddisfazione), ma semplicemente a considerare l'influenza delle medie storiche e dei cicli economici degli ultimi anni, per quello che possono rappresentare come influenza riferita al mercato attuale rispetto all'influenza che può avere la decisione di un Bernanke o di un Draghi sull'evoluzione immediata (e a noi trader interessano poche settimane) di un cambio o un cross o l'influenza che può avere una valuta su un determinato mercato.
So long folks!