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Re: Le previsioni di Roubini per il 2013. 11 Anni 10 Mesi fa #8023

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intervengo pure io (sapete che su questi discorsi mi incendio facilente)

io oggi starei attento a cambiare in Euro in valute forti... gli scenari possibili sono tanti, ma ormai faccio fatica a continuare a credere che in Europa tutti i politici siano dei poveri minkioni (in Italia invece ancora non mi sono convinto del contrario, almeno fino a Monti, che invece è un furbacchione)... tutte ste smentite dopo i vertici chiusi a tarullucci e vino vanno in una sola direzione: ai paesi europei, per crescerem serve una valuta debole... quindi altro che attacco speculativo: qua sono la Germania, o l'Olanda o la Francia o il club dei virtuosi a volere che l'Euro resti a 1.20... tanto loro non ne pagano il prezzo... chi lo paga sono invece Italia, Spagna, e gli altri PIIGS ormai collassati, che si trovano a pagare il rinnovo del proprio debito delle cifre assurde e fuori luogo

i veri speculatori sono questi paesi che fanno il loro interesse (altro che europa unita)... altro che incompetenti: sono dei furbacchioni... ma non stanno facendo i conti con due scenari:

1) la FED a cui un dollaro forte con tutto quel debito non può stare bene

2) il collasso dei periferici... il primo che esce crea il precedente, e se i PIIGS iniziano a minacciare di farsi il proprio Euro e a svalutare, finisce che l'Euro dei nordici vola sulla luna e non esportano più neanche un chiodo, e l'Euro dei perferici dovrebbe rilanciarne la crescita (al costo di massacrare i risparmi delle persone...)

i veri banchieri contro cui punta il dito Roubini sono seduti al parlamento europeo... sono loro che stanno facendo il bello e cattivo tempo e nulla è lasciato al caso... sembrano degli incompetenti quando dicono una cosa e poi il contrario, ma è tutto orchestrato ad arte per far crescere una economia a scapito dell'altra... se questa è l'Europa unita, allora chi ne è rimasto fuori ha capito tutto... la mia visione non cambia: siamo in mare di problemi, e l'Italia non ne uscirà che in tre modi: con un default, e prima lo fa, prima evitiamo di essere dissanguati come in Grecia... prendendo tempo, impoverendosi e svendendo tutto, tassando fino all'osso, fino a che non ripartiranno gli emergenti e la speranza è che possano trainare un pò di crescita, sempre che sia rimasto qualcosa (aziende) in grado di farsi trainare... puntanto i piedi, tirando fuori le palle e iniziando a fare l'interesse di chi vive in italia e non dei banchieri, iniziando a fare qualche contro-vertice con il premier spagnolo e lanciando qualche messaggio ai paesi "virtuosi" che non si è più disposti a pagare il prezzo della crisi mentre loro beneficiano di tassi a zero e valuta debole... al mercato basta qualche apertura di un Euro di serie A e di serie B o del ritorno alle proprie valute per vedere l'euro di oggi tornare a 1.40

chiudo su roubini: a profetizzare sfighe, prima o poi ci prendi... il problema è che non ti dicono mai quando, o quando lo dicono non si verifica e loro allungano un pò, poi ancora un pò, e alla fine ci hai preso... ma se dovessi seguirli ogni volta sarebbe un disastro.

se hai da parte un pò di risparmi ci sono poche vie di scampo... la terra sta tornando in auge... qualcuno parla di attività reali, come aziende (ma trovare un business che oggi non soffra è dura)... poi si va sui metalli preziosi... sulle valute forti... ma per ognuno puoi trovare un pro ed un contro, quindi nel dubbio si diversifica parte del proprio patrimonio un pò su tutto e si spera di non essersi sbagliati su tutto :-)
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Re: Le previsioni di Roubini per il 2013. 11 Anni 10 Mesi fa #8028

  • Gavi
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Sui beni immobiliari non mi sentirei di investire, per diverse ragioni:
1- sono fonte di tassazione sicura, mentre una loro rivalutazione appare alquanto incerta (il mio è un eufemismo)
2-L'agricoltura da noi funziona sotto incentivazione della comunità europea (che origina poi il dumping nei paesi in fasi di sviluppo) e se si ha un azienda già avviata. Il pensare di investire per creare un azienda è un azione che temo comporti un R/R decisamente svantaggioso.

Per quel che riguarda l'informazione e farsi un idea sul quel che sarà il prossimo futuro, credo che ogni persona ragionevole e dotata di istinto di conservazione debba farlo, ma ovviamente scinderei il trading dall'economia.
Sul trading non dico nulla perchè siamo qui e seguiamo un percorso che ci accomuna, anche se poi ognuno opera secondo le proprie caratteristiche ed inclinazioni.
Sull'economia il panorama è vasto e sfuma in letture che sconfinano nella filosofia e le politiche sociali.
Tempo fa mi è capitato di leggere qualcosa di George Soros, ed alcuni economisti appartenenti alla formazione austriaca, e le rilevazioni sul funzionamento dei paesi, del mercato, delle politiche monetarie non sono molto positive (insomma Roubini non sembra un "pazzo" isolato). Ma anche gente del calibro di Stigliz , non è che si facciano problemi a stigmatizzare l'empasse economica in cui ci troviamo.

Ma senza andare tanto lontano basta ascoltare la mattina su R24 Oscar Giannino per capire che i fatti contribuiscono a formare una disegno che nell'immediato necessita di correttivi. Ma cosa, come e in che modo è il grade interrogativo intorno al quale Governi, Fed, BCE, FMI tentennano e non prendono decisioni.

Australia? Singapore? Svizzera? sono le isole per i naufraghi di questo sistema?
Chi può dirlo
Sicuramente sono paesi con molti meno problemi del nostro, sono più organizzati e hanno una pianificazione politico-sociale che ce li fa fa vedere come stati "alieni"
Poi che Austalia stia avendo un outlook negativo nell'immediato era materia nelle cronache economiche finanziarie recenti (produzione mineraria importante, ma che con le grandi economie in recessione o in decellerazione non riuscirenno a mettere sul mercato...)
Ma da li ad avere un rischio di insolvenza...

Il fatto di mettere i propri risparmi/capitali in oro o beni rifugio può essere parte della soluzione.Nessuno ci dice quanto durerà la crisi: e se dovesse trascinarsi per 10 anni? O anche di più? Ha senso stare alla finestra o l'approccio misurato, oculato con la priorità della gestione del rischio e la diversificazione - e concordo con quanto detto che se viene un cigno nero, viene giù tutto, dal valutario, alle commodities all'azionario, ma valuterei come aspetto di diversificazione anche la possibilità di poter liquidare le posizioni velocemente e stare a guardare in momenti di forte volatilità.
In questi anni di trading molti di quelli che scrivono qui in community hanno passato il crack Lehman Brothers, Il Flash Crash di un paio di anni fa, il collasso dello scorso anno, e sono ancora qui ad operare.
Ovviamente non dico che si siano arricchiti in quelle fasi, ma se si occupano ancora di trading oggi qualcosa di buono hanno messo in pratica.

Per un giro nel Kalahari non mi tiro indietro!
Gavi

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Re: Le previsioni di Roubini per il 2013. 11 Anni 10 Mesi fa #8029

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Ragazzi quando finirà tutto.... perchè in un modo o in un altro dovrà finire e se, come dice Gavino, essendo bravi Trader magari ne usciremo più ricchi, organizziamo un bel viaggio nel Kalahari....

Che ne dite?

io non mi tiro indietro
Nunzio

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Re: Le previsioni di Roubini per il 2013. 11 Anni 10 Mesi fa #8034

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Stanotte suno uscite le minute dell'ultima riunione della RBA, tutto benissimo fra i canguri (leggetevi le minute, sono una descrizione molto chiara della situazione internazionale), e AUD ha rimbalzato verso l'alto, il future è arrivato in vista della soglia di questa settimana.
Cito un commento dal forum di Forex Factory di due giorni fa: "L'Australia declassa Moody's".
Si potrà dire lo stesso da qualche stato europeo?
Sono quelle che Nunzio chiama "seghe mentali" e che io chiamo "fare trading sul lato destro del grafico"...ma la sostanza è quella.

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