ARGOMENTO:

Ciao a tutti, in questi giorni sono un po' preoccupato e mi sto documentando su come difendermi da un eventuale esplosione italiana (ipotesi che non sembra piu' cosi' remota). Non voglio scatenare un topic di opinioni personali sulle probabilita' che cio' avvenga, nemmeno io penso che sia scontato, anzi, ma vorrei capire cosa state facendo o cosa pensate di fare per proteggervi da una simile eventualita'. Una mia personale difficolta' sta nel capire DOVE mettere soldini e titoli (un autorevole signore suggeriva una cassetta di sicurezza in un paese tranquillo, ma spero che ci siano alternative piu' comode di girare con una valigietta gonfia). La seconda sta nel capire quali siano le valute che probabilmente sono da considerarsi sicure (immagino yen,usd, forse anche gbp?), infine se i dindi parcheggiati ad esempio su IB siano sicuri oppure no. Dulcis in fundo qualche suggerimento su una strategia di medio/lungo respiro (anche a base di opzioni, magari sull'euro) che permetta di proteggere efficacemente il conto senza impegnare in marginazione una cifra mostruosa sarebbe davvero benvenuto.
Aspetto con ansia i vostri contributi.

Tommaso

IO personalmente se sono tanti soldini per esempio da 200.000 euro in su, li affiderei ad una fiduciaria statica in Italia, la quale provvederà a trasferirli in maniera del tutto legale su un paese terzo (per esempio Svizzera); una volta in svizzera frazionerei il rischio cambio su 2 o 3 valute differenti (USD - GBP - EUR); in questa maniera si ottengono diversi vantaggi:
- il denaro è a tutti gli effetti in una banca estera
- gli adempimenti fiscali in italia sono a carico della fiduciaria (quadro RW in Unico non si compila)
- scatta una segnalazione da parte della fiduciaria che ha trasferito in svizzera nel mese di xxx euro 200000000 di cui gli intestatari originali sono:
paolo rossi, michele bianchi, ...... senza attribuzione di singole cifre ....
- la fiduciaria si dichiarerà sostituto d'imposta in italia al posto della persona fisica
- l'onere da riconoscere per il servizio ricevuto si può quantificare in circa il 0,10 - 0,50 % annuo.
Questa la strada più semplice, poi sicuramente ne esistono delle altre, ma mi risultano in conflitto con la normativa italiana.

Ciao Droppino,
visto che sei cosi' gentile da rispondere e sembri preparatissimo ti chiedo: ma non si puo' ottenere il medesimo risultato bonificando la stessa cifra alla stessa banca estera? E dichiarando poi tutto per bene nel quadro RW (gia' lo compilo, bonifico piu' bonifico meno non fa grande differenza).
Tu terresti anche EUR come valuta? In uno scenario cataclismico come quello in esame il cambio con EUR lo vedo tanto tanto male, dici che invece da qualche parte si ferma?
E comunque non vedi soluzioni piu' semplici di spostare fisicamente il denaro in un conto estero, sfruttando magari la potenza di fuoco di qualche bel derivato su IB. Peccato.
Grazie per l'idea!