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Niente più Trading se vivi in Italia! 12 Anni 10 Mesi fa #2275

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se ne parlava da giorni, e ai più sembrava la solita mossa demagogica (quella di tassare le transazioni finanziarie) al pari dei tagli alla casta politica... ed invece i tagli alla casta sono scomparsi ma è rimasta una terna delirante (almeno quanto la tassazione sulle operazioni in valuta dopo i chiarimenti della agenzia delle entrate dello scorso giugno):

1) tassazione capital gain dal 12,5 al 20% (e qua ci stava... l'Italia era uno dei pochi paesi rimasti a questi livelli)

2) tassazione che sale al 35% per le operazioni di trading delle banche... ma scusate, secondo voi questa chi la pagherà??? mi ricorda quando hanno abolito la commissione di massimo scoperto e hanno messa quella sull'entità dell'affidamento: risultato? in certi casi costi decuplicati! ... e hanno avuto il coraggio di dire che in quel modo hanno iniziato a riequilibrare i poteri fra banca e cliente!

3)...questa è la migliore... fino a qua, tutto "normale"... ma ecco che rispunta il fissato bollato: 0,15% di imposta per ogni operazione! Per fare una botta di conti, prendiamo il DAX: 7000 punti x 25 € a punto = 175.000... ogni operazione costerà 262,5 € + commissioni (3 €) + slippage (1 punto=25 €) quindi fra andata e ritorno parliamo di 581 € con un contratto... si va a breakeven con 22 punti di DAX circa (se non ho sbagliato i conti)... e chi lo trada più???

Se non sbaglio in Inghilterra, c'è da sempre una imposta di bollo ma solo per l'azionario (ma non sono troppo esperto di questa materia), e il problema è stato aggirato con l'impiego di strumenti over the counter come i CFD... quindi l'effetto quale è stato? quello di aprire spazi inimmaginabili a broker che ti fanno da controparte (della serie: "lo stop del cliente è il mio guadagno"...), a scapito di broker che si limitano semplicemente a darti accesso ai mercati regolamentati...

...ma nella bozza che girava ieri, questa imposta sembrava estendersi a ogni operazione finanziaria tranne quelle sui titoli di stato

Non scommetterei sul fatto che ritorneranno sui loro passi: come è stato chiarito che va trattata la tassazione sul forex la dice lunga sugli intenti del legislatore di questi tempi... la categoria che si va a colpire in fondo è fatta di "poche" persone, fa clamore sul popolo dire che hai colpito gli speculatori, e i professionisti ribalteranno queste maggiori imposte sul cliente, e negozieranno (dato che loro hanno chi li rappresenta) altre forme di compensazione magari agevolando prodotti di risparmio gestito a lungo termine

Italia: tempi duri per chi fa trading veloce...
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Re: Niente più Trading se vivi in Italia! 12 Anni 10 Mesi fa #2277

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da Il Sole XXIV:
Nel testo approdato a Palazzo Chigi, rispetto alle prime bozze fatte circolare nei giorni scorsi per il confronto politico all'interno della maggioranza, è comparsa anche una possibile alternativa al ritorno della tassa sui contratti di borsa. La rivolta degli operatori (si veda Il Sole 24 Ore di ieri) sembrerebbe aver spinto l'Economia a valutare l'ipotesi di introdurre, in luogo del fissato-bollato, un possibile aumento dell'imposta di bollo applicata ai depositi titoli. La norma è tutta ancora da definire, così come la possibile addizionale, ora ipotizzata al 7%, che potrebbe sostituire il prelievo a tassazione separato del 35% sul trading finanziario ipotizzato fino ieri.
Andrea
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Re: Niente più Trading se vivi in Italia! 12 Anni 10 Mesi fa #2278

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domandona... ma il 7% della consistenza del deposito titoli? (così dal punire il trader, finiamo a uccidere il cassettista) ...non mi sembra si parli di un 7% del capital gain (al 20%) ma di una "addizionale"... mah... secondo me c'è qualcuno che ha davanti 10 ipotesi, tira una monetina, fa una sparata, e conta gli insulti che gli arrivano... se vede che ne arrivano pochi, allora quella è la norma migliore...

...chi ha qualche informazione in più, posti pure di seguito, che seguiamo da vicino sta storia
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Re: Niente più Trading se vivi in Italia! 12 Anni 10 Mesi fa #2279

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Luca, quel qualcuno guarda il proprio conto in banca e ne tira le conseguenze.
Sarà un caso ma tutte le volte che arrivano a tassare le rendite cade prima il governo, vuoi scommettere che anche questa volta ...
Andrea
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Re: Niente più Trading se vivi in Italia! 12 Anni 10 Mesi fa #2286

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Nel caso in cui non si potesse proprio più fare il trader (che per altro ancora non sono) in Italia un'alternativa l'avrei.
Scusa Luca se la preferisco alle tue montagne svizzere però almeno non vedrei più la neve.
Devo solo diventare un trader un po più bravo :lol:

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Re: Niente più Trading se vivi in Italia! 12 Anni 10 Mesi fa #2287

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Di primo acchito sono rimasto anch'io perplesso per via delle decisioni assunte dal governo anche perché mi sembrano non in linea con quanto il Ministro Tremonti ha sempre sostenuto.

Quello che mi preme sottolineare non è tanto l'entità delle misure previste quanto il criterio ispiratore non improntato alla semplicità e chiarezza.

Adottare una doppia imposizione sulla tassazione delle rendite e del capital gain a seconda che siano titoli di stato o titoli obbligazionari mi ricorda analoghe misure (poi superate) adottate negli anni '80 e che allora comportarono notevoli disagi nella gestione amministrativa del tributo.

Adottare una imposizione separata del 35% sui proventi del trading bancario effettuato in nome proprio e non per conto dei clienti (il così detto "Tesoro" della Banca) è di per sé una complicazione aggiunta per la Banca che già applica su tali proventi una tassazione ordinaria (Ires+Irap) del 31,7%.L'averla poi sostituita con una tassazione aggiuntiva del 7% mi sembra un rimedio peggiore perché sempre di un balzello aggiuntivo si tratta completamente avulso dall'imposizione tributaria ordinaria.

Il paradosso più eclatante è rappresentato dall'imposta (erga omnes) del 1,5 mille su tutte le transazioni finanziarie che, se fosse stata confermata, fatti quattro calcoli avrebbe spazzato via in un sol colpo tutto quello che resta (oramai assai poco) dell'industria finanziaria made in Italy. In compenso hanno incrementato l'imposta di bollo sul deposito titoli (una volta tale imposta non era fissa e si applicava sulle singoli comunicazioni/estratti titoli, speriamo che non la reintroducano).

Saluti
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Re: Niente più Trading se vivi in Italia! 12 Anni 10 Mesi fa #2289

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mah... per ora Vincenzo credo che ci sia solo del gran caos, perchè il Sole ipotizza una marcia indietro sull'imposta di bollo (che è quella che riguarda più da vicino il trader), ma al telegiornale non se ne fa menzione, anzi anche oggi è stato confermato che c'è (TG1)...

cauduta del governo: spero di no... anche perchè non li ho mai visti d'accordo sulla stessa cosa, tranne che sulla necessità di una patrimoniale e di aumentare le tasse... quindi...

...se cade, allora acceleriamo sulla strada che ha già percorso la Grecia...
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Re: Niente più Trading se vivi in Italia! 12 Anni 10 Mesi fa #2291

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Da Boursorama alle 12.30:

Italie : abandon de la taxe de 0,15% sur les transactions financières

Le gouvernement italien a finalement abandonné sa proposition d'instaurer une taxe de 0,15% sur les transactions financières dans le cadre du plan d'austérité adopté jeudi soir, a-t-on appris vendredi de source gouvernementale.

Cette proposition avait été vivement critiquée par les milieux financiers italiens

Vi fidate di più dei francesi o del governo?

Marco
Sono quelle che Nunzio chiama "seghe mentali" e che io chiamo "fare trading sul lato destro del grafico"...ma la sostanza è quella.
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Re: Niente più Trading se vivi in Italia! 12 Anni 10 Mesi fa #2292

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anche il sole24ore conferma (oggi alle 15.00):

Imposte sulle negoziazioni

L'altra tassa, saltata nell'ultima versione, era quella sulle transazioni finanziarie. Tutte le compravendite di azioni, derivati, obbligazioni – anche da parte di risparmiatori – avrebbero avuto nella bozza precedente un'imposizione dell'1,5 per mille. Anche in questo caso venivano esentate le compravendite sui titoli di Stato, che avrebbero penalizzato il Tesoro stesso. Se questa norma fosse passata, il gettito sarebbe stato ben più rilevante rispetto a quello derivante dalla tassa sul trading bancario. Secondo i dati di Assosim, nel 2010 solo sui mercati gestiti da Borsa Italiana e Tlx le transazioni finanziarie hanno raggiunto un controvalore di 2.423 miliardi di euro. Ebbene: applicando l'1,5 per mille a questa montagna di compravendite di titoli, nelle casse dello Stato sarebbero entrati qualcosa come 3,6 miliardi di euro.

Ieri sera questa norma sembrava però saltata. Al suo posto la manovra prevederebbe – il condizionale è d'obbligo – un semplice aumento dell'imposta di bollo applicata già oggi al deposito titoli. Attualmente le banche pagano, per ogni conto titoli dei clienti, 32 euro l'anno. Le Sim versano invece 20 euro per ogni contratto di deposito e 1,8 euro per ogni comunicazione che la Sim fa con i clienti. Ancora non si sa di quanto verranno aumentate queste imposte. Ma è evidente che, rispetto all'ipotesi iniziale, si tratta di un deciso ridimensionamento dell'aggravio. Esultano Sim, banche e broker.

...tutto è bene ciò che finisce bene? ...mah :-)
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Re: Niente più Trading se vivi in Italia! 12 Anni 9 Mesi fa #2548

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