Alcune riflessioni....
Intanto meno male che se ne possa parlare!
Ma è singolare che una questione di questa portata, venga fuori da paesi vicini.
Le analisi possono essere condivise o meno, possono essere considerate catastrofiste o realmente possibiliste.
La questione, e di questo se ne parla già da un po', se in Europa ci sia un problema PIGS (Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna)/ PIIGS (indovinate per cosa sta la seconda I ?) o meno, che alcune decisioni i cittadini le possono fare già ora.
Nessuno si augura che un solo altro paese vada gambe all'aria, come è già successo per Grecia, Irlanda e Portogallo, ma se succedesse? Ci si prepara per una cosa del genere?
Io ricordo qualche anno fa una manovra unatantum fatta guarda caso da Amato, che consistette nel prelievo forzoso del 6‰ sui conti correnti senza distinzione alcuna! Venne deciso un giorno e il prelievo avvenne con valuta il giorno prima.
Una cosa saggia sarebbe intanto di non tenere tutti i propri soldini in un solo posto, ma neanche solo in un paese.
Chi è trader in questa community ha già un account negli Stati Uniti, ma non sarebbe male anche per dei semplici risparmiatori mettere qualche cosa in un altro paese. La cosa potrà far storcere il naso, ma meglio pensare prima che non dover provvedere dopo, semmai ce ne sarà bisogno.
Certo le voci sullo studio di una fantomatica Patrimoniale, non sono nuove, e se si hanno dei beni mobili (sono mobili, lo dice la parola stessa)....
per i beni immobili, vedo qualche difficoltà in più.
Ma meglio giocare d'anticipo.
Porto la mia esperienza diretta. Qualche anno fa per lavoro ho vissuto qualche mese in Tailandia, e quindi oltre a cercare un appartamento e tutte le cose che potete immaginare, ho aperto un conto corrente in una banca locale. Sono entrato in banca (porte spalancate e nessun vetro antiproiettile), ho preso un numeretto e mi sono seduto su uno dei divanetti disponibili, ho preso un giornale messo a disposizione dalla banca, e dopo dieci minuti mi hanno chiamato. Mi sono accomodato su una comoda poltrona davanti la scrivania del'impiegato e ho chiesto quello che mi serviva. Dopo 20 minuti avevo i soldi depositati e un bancomat (ricordo che ho potuto scegliere anche il PIN). Il BANCOMAT!!! All'epoca in Italia per avere il Bancomat ci voleva 1 mese almeno. Tailandia, non un paese del G8. Certo nel frattempo ci sono stati 2 colpi di stato e il Baht (la moneta Tailandese) ha subito belle oscillazioni, ma ricordo anche un interesse del 7,5% sul conto corrente.Non è certo un paese così che va scelto dove portare 4 risparmi, ma l'esempio l'ho portato per farvi capire quanto possa essere semplice aprire un conto corrente anche in un paese del 3° mondo. Non me ne vogliano i tailandesi della community, ma all'epoca (1996) la Tailandia non era ancora, ma lo stava diventando, una delle tigri dei paesi del sudest asiatico.
So che si possono aprire conti in altri paesi senza essere residenti, ma qui la community potrebbe fornire un servizio informativo non da poco.
Intanto Luca potrebbe dirci come funziona in Svissera, Antonio che vive ad Amsterdam potrebbe dirci come funziona in Olanda (anche se non credo ci siano problemi particolari per i paesi dell'area Schengen ad aprire un conto corrente bancario in Francia piuttosto che in Germania o in Austria).
Ma ogni testimonianza ed informazione può tornare utile.
Solo la conoscenza può difenderci.
Scusate la lunghezza del messaggio