Il problema non é lo Spread BTP-Bund o la manovra in deficit (poca cosa), ma lo scontro con le istituzioni europee di uno stato irrimediabilmente sovraindebitato che rischia di vedere esplodere la spesa per interessi del proprio debito oltre livelli sostenibili. Proprio quando il QE sta per finire, e il mandato di Draghi é in scadenza il prossimo autunno, mai come oggi all’Italia serve la protezione dell’Europa.
Dove arriverà lo Spread? L’ha indicato qualche giorno fa proprio il (quasi) ministro dell’economia Savona, indicando 400 come una soglia che potrebbe far tornare il governo sui propri passi...
E ora con il declassamento di Moody’s (-) ma il giudizio di outlook stabile (+), abbiamo un intero weekend per leggere le previsioni di chi dice che lunedì la borsa italiana aprirà in forte rialzo o in forte ribasso.
Se lo fate sistematicamente, su ogni notizia, forse arrivate ad un 50% di affidabilità nella previsione (analoga al lancio di una moneta) ma basterà evidenziare pesantemente le volte che avrete avuto ragione e passare sotto silenzio le volte che avete avuto torto, per diventare un esperto agli occhi di chi vi legge distrattamente.
Ecco perché non trovo grande utilità nel fare (o leggere) previsioni.
Una decina di anni fa scrivevo questo articolo, che ho ritrovato anche nel libro di Paulos (“Un Matematico gioca in Borsa”:
amzn.to/2NQLI1y ) e ripreso poi 7 anni fa nel sito di QTLab: buona lettura!
www.qtlab.ch/index.php/articoli/64-newsletter-finanziarie-che-prevedono-il-futuro
Ma é la spiegazione di Moody’s del perché tutto sommato il paese resta solvibile che dovrebbe inquietare...