ARGOMENTO:

tutto quello che leggete sul sito QTLab l'ho sperimentato sulla mia pelle e si tratta di operatività che ho fatto e che faccio (anche se in certi periodi privilegio una cosa ed in altri un'altra)... ma c'è un'area che non ho mai avvicinato con lo stesso impegno delle altre: l'Obbligazionario.

Ho avuto in pancia per anni delle obbligazioni convertibili, ho comprato nella mia vita qualche obbligazione... ma non mi sono mai messo a smontare una obbligazione strutturata per capire se era prezzata correttamente, quanto fosse la reale componente obbligazionaria ed il peso della componente derivati sul prezzo di emissione.

...ed è con grande piacere che, grazie alla collaborazione di un esperto su questi strumenti, vi annuncio che da oggi potrete leggere anche articoli su questa tematica: il primo è stato caricato proprio oggi: www.qtlab.ch/index.php?option=com_content&view=article&id=74:obbligazioni-e-opzioni&catid=16:articoli

...ma perchè parlare di Obbligazionario quando si può fare il 5% al mese? ...patiamo con il dire che non tutti i mesi fai esattamente il 5%... qualche mese fai di più, altri mesi di meno... e comunque per farlo è richiesto di operare sulla piattaforma con una certa sistematicità ed impegno... e poi perchè fare in media il 5% al mese "strapazzando" un conto da 10.000 usd è diverso che fare il 5% al mese con un conto da 1 milione di usd: il controllo del rischio dovrebbe essere al centro anche dell'operatività del trader che opera con il conto da 10.000 (ma qualche volta si tende a dimenticarselo) ma non può non esserlo man mano che aumenta il capitale da investire.

L'obiettivo deve sempre essere quello di produrre una performance soddisfacente con il livello minore possibile di volatilità dei rendimenti (quelle belle equity line che salgono lentamente ma in maniera regolare, senza drawdown significativi), e affiancare alle operatività con opzioni o futures anche una operarività fatta sull'obbligazionario può solo che avvicinarci a conseguire questo obiettivo.

Non mi stancherò mai di dirlo, ma se avete risparmiato 100 e vi mettete a fare trading con 100 allora c'è qualcosa che non va... se avete risparmiato 100, investite prudentemente 70 (secondo i soliti principi che devono essere alla base della composizione di un portafoglio di investimenti) e con i restanti 30 fate trading, allora ci siamo... (i numeri sono puramente indicativi)

buon trading... e buona lettura!

Ciao.
Sul tema proposto ho in passato seguito alcuni interessanti thread soprattutto sul FOL (finanzaonline).
Devo dire che dal punto di vista dell' opzionista (anche obbligazionista) sarebbe interessante fare analisi questi prodotti, perchè ho l' impressione che il mercato
(come succedeva qualche anno fa ad alcune obbligazioni convertibili) prezza
le opzioni implicite al basket sempre in modo scorretto.
Non c' è modo di shortare questi titoli quindi si tratterebbe di identificare
una sottostima delle opzioni implicite e (credendo nella bonta' della parte obbligazionaria) vendere a mercato le stesse,calibrando una strategia.

Ex. ipotizziamo 100k di obbligazioni, con la parte opzione costituita da:
* 40% Pioneer Core European Equity (LU0085424579 ) - che dovrebbe replicare grosso modo lo Stoxx
* 20% Pioneer Japanese Equity E (LU0111923941)
che dovrebbe replicare il TOPIX
* 20% Pioneer Italian Equity E (LU0085424223)
che dovrebbe replicare il FTSE-MIB
* 20% US Research E (LU0085424652)
che dovrebbe replicare l' SP500.
Perchè non vendere le opzioni implicite sui 4 mercati indicati?

Scusa se ho capito bene stai dicendo di vendere le opzioni sugli indici indicati avendo in pancia l'obbligazione con l'opzione su fondi comuni di investimento?
La strategia non mi pare facilmente realizzabile a causa della completa diversità degli strumenti a disposizione cmq se hai voglia di postare i risultati di qualche test che hai fatto potremmo in seguito valutare se è il caso di guardarci meglio dentro

Un saluto

Facilmente realizzabile NON ESISTE nel mondo del trading.
I test si fanno su ipotesi che possano essere sostenue da edge statistici
che le fanno diventare tesi.
Qui si tratta di aprire i regolamenti di emissione eventuali dei fondi indicati da
Luca e capire se ha senso (Ed è compatibile con il profilo risk/reward individuale)fare l' operazione.
Il tono della tua reply non mi è sembrato molto collaborativo, la mia risposta si
è allineata a questo tono.
Ciao

Scusami se ti ho dato l'impressione di non essere collaborativo, non era certo mia intenzione, tutt'altro, l'obiettivo comune è quello di trovare delle metodologie di trading che diano risultati soddisfacenti, proprio per questo ti chiedevo se per caso avevi fatto dei test o avevi degli elementi a disposizione su cui si può ragionare insieme.

Cordialità

ciao a tutti
la risposta di qtadvisor Paolo non mi è sembrata "di chiusura" (tanto che alla fine ti propone di guardarci dentro se posti qualche test che possa farci capire meglio cosa vorresti fare); io uso spesso le emoticons per cercare di recuperare nella comunicazione scritta quel "non verbale" che invece avresti se fossimo seduti a un tavolino a prendere un caffè e a disquisire di trading...il problema, nelle community, è che spesso si tende a travisare il tone della risposta (perchè il "tono" è proprio ciò che si perde nella comunicazione scritta)

Conosco qtadvisor perchè è uno dei trader con cui lavoro, e so per certo che nel tono della risposta non c'era in alcun modo "chiusura" nei confronti del tuo spunto di riflessione

ciò che secondo me voleva puntualizzare, è che questi strutturati sono indicizzati a panieri di fondi che non si muovono come gli indici su cui potresti operare con le opzioni. Questi Pioneer non sono ETF o indici (dove allora ci si potrebbe divertire cercando di approfittare di qualche arbitraggio con le opzioni regolamentate versus quelle affogate nella struttura) ma fondi comuni, con un loro benchmark che qualche volta magari è proprio l'indice, ma con performance spesso molti diverse dall'indice stesso (sono gestioni attive e non passive come appunto gli ETF)

quando parli delle convertibili, anche io seguivo i post su fol e cerano persone molto capaci (ho conosciuto personalmente una sera a cena Mariani e un suo collega più giovane di cui mi sfugge il nome, con cui lavora proprio a queste operazioni, si smazzano Kg di regolamenti e scartoffie, e poi al telefono entrano con quantità che non sono proprio amichevoli, ma guadagnano - ti parlo del 2007... oggi non so se la musica sia cambiata), ma è una operatovotà che sfrutta una inefficienza che reputo momentanea, in quanto tipicamente italiana (sulle estere non vedi questi mispricing), che si riassorbe appena quattro gatti si mettono ad arbitraggiarle, e che soprattutto è figlia appunto di queste poche convertibili italiane... della serie "finchè ci sono...".

sperimentate gente... sperimentate...è così che si cresce
a presto!

Come correttamente scrive Luca spesso i Fondi Comuni di Investimento sono strumenti poco efficienti che presentano un Tracking Error anche pronunciato rispetto ai benchmark che dovrebbero (?) sovraperformare, sono molto più efficienti gli ETF.

A titolo di esempio di seguito l'andamento del Nav di LU0085424579 e del suo benchmark dichiarato, 100 % Indice MSCI EUROPE Total Return Index





saluti