Quello che vedete inviato nei segnali Gandalf (ma il discorso si estende anche alle altre operatività)
è semplicemente la nostra operatività, con tutte le cose buone e gli errori che si commettono, e le migliorie che apportiamo a fronte di drawdown inattesi o di "bagni" che prendiamo. Più una operatività è collaudata, e più l'aspettativa è che il risultato finale sia regolare, e gli accorgimenti adottati nell'ultimo anno e mezzo credo che abbiano migliorato il servizio. Ciò non toglie che il risultato sia di tutto rispetto (e mi riferisco, Marcello,
agli statement di IB e non ai risultati estrapolati da Tradestation e pubblicati a fine giornata, che fanno riferimento al segnale inviato dalla strategy sula piattaforma), anche se ottenuto con quel brutto drawdown della scorsa estate... ma che è servito a farci agganciare la copertura su VXX.
Marcello: il trading non è un qualcosa di deterministico, dove a priori conosci tutte le variabili e puoi creare un modello "perfetto" da offrire al tuo cliente: devi, invece, correggere il modello per strada, e anche a distanza di anni ti ritroverai comunque a doverlo correggere talvolta, perchè le condizioni in cui il modello opera non sono mai le stesse, identiche, che ha trovato in passato... codificare un'operatività non è una mera questione di programmazione (altrimenti saremmo circondati da programmatori che sono diventati ricchi facendo trading!)
Non si tratta, quindi, di "leggerezze" iniziali, o, peggio, "sperimentazioni" sulla vostra pelle, per vedere chi sopravvive ed analizzare come è andata sulla pelle degli altri
(francamente, Marcello, leggere che pensi una roba del genere mi da anche un po' fastidio), ma semplicemente di ciò che facciamo, e soprattutto, che non facciamo da ieri l'altro ma, per quanto mi riguarda, ormai da più una decina d'anni (con gli ultimi 7 passati a mandare segnali, mettendomi "in piazza" a far vedere cosa facevo). La valenza di questo tipo di servizi (non mi stancherò mai di ripeterlo) per me resta in primis quella D-I-D-A-T-T-I-C-A: il progetto che da anni sto portando avanti è un progetto educational... se potete imparare qualcosa su di voi, sull'operatività che state seguendo (su cui trovi, quasi per tutte, anche un corso che scende in dettaglio sul suo funzionamento), toccando con mano che puoi guadagnare qualcosa sui mercati se segui determinate regole e anche soffrendo certi drawdown (ma imparando come ridurli la prossima volta), allora saranno stati soldi ben spesi.
...più in generale: se l'interesse è solo nella performance (e qua il paradosso è che, statement alla mano, un +68% di crescita di un account sembra sia una roba "normale") o "sull'incidenza del costo dell'abbonamento semestrale sul capitale minimo per seguire l'operatività", non vorrei che aveste commesso l'errore di scambiare questo servizio per un "bancomat", dove ogni mese o ogni semestre, si passa "all'incasso"... vi dò una brutta notizia allora: facendo trading si possono anche perdere soldi...
Se è questo (la performance) che cercate, allora, prendete in considerazione di affidare tutto ad un bravo gestore, che faccia il vostro interesse e non il suo, e faccia crescere il vostro conto con performance di questo genere ma senza queste fastidiose oscillazioni... ecco, se qualcuno ne conosce uno così, se me lo presenta è probabile che smetta pure io di fare trading per affidare tutto a lui.
...spero di avere chiarito un paio di questioni che ha posto Marcello. Mi dispiace che tu ti sia trovato così male seguendo i segnali del Portafoglio Gandalf: la tua è la prima "vera" critica che trovo in questa discussione relativa al servizio Gandalf, dato che chiami in causa la nostra superficialità nella gestione del servizio.
Giorgio ha aperto il post perchè non ha guadagnato granché (seguendo solo una parte delle operazioni e cambiando in corsa il position sizing, come hai precisato in tutta onestà); un paio di voi si lamentano dello slippage su azionario... ma su questo, se volete, mi lamento anche io
...perchè lo slippage c'è in tutti i mercati, e l'azionario non è da meno .... e non possiamo farci granchè, se non cercare degli escamotage per controllarlo e ridurlo, ma ogni intervento "di fino" per entrare in posizione richiede più tempo e fatica, e diventa sempre meno compatibile con il tempo che ciascuno può dedicare al trading: vi assicuro che Giovanni non ha trovato una soluzione miracolosa per azzerare lo slippage si suo conto, quindi quel risultato è stato ottenuto pur prendendosi nei denti un certo slippage, ma i conti, alla fine, mi sembrano tornare.
La differenza fra ottenere quel risultato e chiudere in pari è solo una:
la sistematicità. Giovanni ha replicato tutte le operazioni, si è preso lo slippage (lo stesso che vi siete preso voi), ha fatto i suoi errori nell'impostare qualche ordine (come ogni essere umano) e questo è stato il risultato. Avete seguito con la stessa sistematicità tutte le operazioni o alla prima striscia negativa (o alla prima difficoltà) avete staccato tutto? Giorgio, credo che non ci sia da scavare granchè per arrivare ad una spiegazione, ma invece di approfittare della disponibilità di Giovanni e fare dei confronti per cercare di lavorare sul vero problema (ovvero la fiducia necessaria a seguire un sistema meccanico e la disciplina nel replicare le operazioni che fa) e correggere ciò che ti ha impedito di arrivare allo stesso risultato, apri un post sul forum per cercare qualcuno che ha avuto le stesse difficoltà (non te la prendere, ma questo post, dopo che Giovanni ti aveva già risposto via email, a me è sembrato un pò come cercare "mal comune, mezzo gaudio"
)...
è solo la mia opinione personale, ma io non trovo giovamento dal sapere che ci sono altre persone che hanno fatto fatica a tenere attaccato il portafoglio nel bel mezzo del drawdown della scorsa estate perchè so che è nella natura umana commettere questi errori. Sono più interessato a isolare questi errori e capire come fare per non ripeterli, e vedere qualcuno (Giovanni) che ha portato a casa questo risultato sul suo conto, seguendo le stesse operazioni, può essere solo di stimolo perchè vuol dire che allora "si può fare" e devo solo capire "come farlo". Se lui c'è riuscito, e posso codificare come ha fatto (perchè si tratta di operatività meccaniche), allora posso farlo anche io. Se arrivi in fondo, forse questi soldini spesi per l'abbonamento segnali saranno i migliori spesi della tua vita, anche se chiuderemo un semestre negativo, perchè avrai capito cosa fa davvero la differenza nel trading (meccanico o discrezionale che sia). Non aspettatevi quindi che "la soluzione" arrivi dall'esterno, da un qualche sistema di nuova concezione... può solo arrivare dall'interno.
Quella di Marcello, invece, è la prima vera critica su cui lavorare, nonostante non sia d'accordo con ciò che scrive (ma credo che se l'ha scritto abbia avuto le sue buone ragioni)... in primis sul benchmark su SPY (ma qua Giuseppe mi ha anticipato con la sua risposta). ... poi dici che il servizio è costoso, e che l'attenzione al cliente non è la nostra priorità: probabilmente è vero e si può fare di più che rispondere a tutte le vostre email e mandarvi periodicamente un questionario di soddisfazione, o dedicare un account a tracciare le stesse operazioni che inviamo. Su questo aspetto ci sarebbe utile però conoscere il tuo benchmark... è Microsoft? ...spero non Cisco, perchè le ultime esperienze con il sevizio clienti di Cisco (tanto per citare una società che ha più o meno i nostri mezzi, no?
) sono state disastrose. E' l'1:30 di notte e sono qua sul forum a rispondervi: credo che l'ingegnere di Cisco che ha raccolto il mio ticket la settimana scorsa, quando ho segnalato che la piattaforma non andava, adesso, a quest'ora, non stia pensando al suo cliente e stia facendo dell'altro. Lo scorso anno ho fatto un corso con Mathworks: la migliore manualistica che ho mai avuto modo di vedere (e non era il primo corso che facevo), e da lì ho capito che potevo migliorare la manualistica dei miei corsi. Se conosci qualcuno che offre un servizio segnali totalmente meccanico (quindi senza troppe cazzabubbole sulla Grecia, "potrebbe salire ma anche scendere", la trendline, ecc...), a cui puoi scrivere per ogni problema e lui ti risponde, e che periodicamente ti fa vedere gli statement del suo account (di un broker vero, e non gli statement farlocchi delle metatrader che spopolano su Facebook), e che costa meno (dettaglio non da poco), ti pregherei di indicarcelo, così possiamo trovare degli spunti per migliorare il servizio anche sul versante dell'attenzione al cliente, così come ho fatto io con l'ottima manualistica di Mathworks.... ah dimenticavo: che abbia anche un forum come questo in cui chiunque può aprire una discussione come questa qua...
...purtroppo a scrivere questi post finisce che divento antipatico e mi dispiace
...ma non sono un impiegato di un customer care che è pagato per dire al cliente che ha sempre ragione... quindi anche a costo di risultare antipatico, preferisco dirvi ciò che penso... quando c'è stato da fare autocritica non ho mai avuto difficoltà a farla (ed è già successo, anche qua sul forum, in altre occasioni) e se un suggerimento è costruttivo sono sempre stato felice di accoglierlo (mi viene in mente uno scambio di email con Marco su una diversa suddivisione in categorie del servizio segnali, che in parte avevo accolto con la nuova sezione dedicata solo agli Strangle) ma quando mi sento dire (come nel post di Marcello) che "l'attenzione al cliente non è la priorità" finisce che mi scaldo...e vengono fuori "papiri" di post come questo (che spero siate arrivati in fondo a leggere...).
Sul modello suggerito da Giorgio ("se il tuo conto cresce paghi, altrimenti no") trovo che sia di difficile attuazione: cosa facciamo... ogni mese mi mandi il tuo estratto conto bancario per vedere se hai guadagnato dei soldi? ...e se non li hai guadagnati perchè hai seguito solo la metà delle operazioni o cambiato in corsa le regole? Non so cosa ne pensi Giovanni, ma per adottare un modello del genere è il più tempo che passi a rincorrere la gente e a tenere la contabilità di quello passato a fare trading o sviluppo di operatività...