Beh! la domanda è lecita e forse ce la siamo fatta tutti, e in molti ce la continuiamo a fare.
Purtroppo temo che non ci sia "una risposta", ma molte.
Ognuno opera seguendo le proprie inclinazioni e il proprio carattere. C'è chi fa trading con ambizioni diverse, chi part time, chi per vivere, chi per divertimento, ecc ecc.
Poi ci sono le fasi di mercato, molte diverse tra loro, e anche i più grandi professionisti hanno momenti negativi a seconda delle fasi che si trovano ad affrontare, basta leggere le performance dei fondi di investimento nelle ultime pagine del Sole 24 ore di questo periodo per realizzare quanto sia diffusa la problematica.
In un periodo come questo si può essere dei bravi trader semplicemente perchè si riesce a conservare il proprio capitale, ma magari c'è chi guadagna e macina profitti ora, e nelle fasi più tranquille non riesce ad avere una regolarità nelle performance.
Parlare di 500$ mensili o 1000 o 10000, è legato al capitale col quale si opera, e al tipo di operatività che si segue. Forse sarebbe più corretto parlare di % in modo da avere un elemento confrontabile con altre persone, anche se con un account più robusto si possono avere % diverse, per la possibilità di differenziare le proprie strategie su diverse soglie di rischio. Ma con account più piccoli si impara il money management e la gestione del rischio, indispensabili per "sopravivvere" sui mercati.
Le oscillazioni nei rendimenti sono normali, sia su base mensile che annuale.
Personalmente posso dire che una diversificazione (strumenti, mercati, orizzonti temporali) aiuta molto in questo senso. Per entrare nello specifico io lavoro principalmente con opzioni (direzionale e non, su orizzonti di tempo diversi, su azionario, valutario e materie prime) su commodities, principalmente in spread e su Forex.
Le oscillazioni ci sono su tutte le operatività, ma diversificando, ho trovato che complessivamente con una certa approssimazione, una regolarità e una frequenza di ritorni positivi è perseguibile.
Però do un "Warning" (per rimanere in gergo finanziario) : un conto è operare avendo acquisito il modus operandi, ed un altro è fare trading per imparare!
Sono due cose molto diverse.
Se si vuole imparare ( e non si smette mai), come dice Vittorio, è bene cominciare con poco (minori danni), e per come la vedo io, ma rimane una mia opinione personalissima, conviene imparare a lavorare con uno strumento alla volta, studiando, analizzando e sperimentando (prima in paper money e poi con capitali minimi) una strategia. Poi si passa ad una altra.
Quando si è fatto il rodaggio necessario e si cominciano a vedere i primi frutti, allora si può spaziare su altri fronti: Commodities, Trading meccanico , Forex
Ovviamente ci sono operatività che non necessitano di grossi capitali, mentre alcune strategie o determinati spread stagionali o dei Trading system che hanno certi Draw Down,possono aver bisogno di account più robusti.
Sempre nell'ambito delle confidenze, mentalmente il mio account è sempre suddiviso in una parte sperimentale o dedicata allo studio ed una parte specificatamente operativa.
Questo per sommi capi, ma un argomento del genere temo che sia difficile liquidarlo con qualche riga, ma questo Forum esiste proprio per poterci scambiare idee....