Credo sia interessante rimarcare come, ancora una volta, non esista una strategia "buona per tutte le stagioni"... se nello scorso semestre abbiamo tradato in particolare Calendar Spread e strategie Vega Neutral, con ottimi risultati, l'inizio di una fase descrescente nella Implied Volatility ha messo a dura prova questo tipo di strategie (il Calendar Spread in particolare) e ci ha spinti a riscoprire una strategia che era stata messa nel cassetto ma che di recente sta mostrando una grande efficacia nel tradare questo tipo di mercati: l'Iron Condor.
Si tratta di una strategia più semplice rispetto al Calendar Spread, in quanto si lavora sulla stessa scadenza e con una esposizione Vega negativa (quindi una diminuzione della implied volatility può spingerla in guadagno più rapidamente del semplice passaggio del tempo). Condivide con il Calendar Spread la medesima idea di Non Direzionalità del sottostante, ed è proprio questo che, dopo il minimo e la brusca ripartenza che hanno registrato i mercatia marzo, l'ha resa efficace negli ultimi mesi di trading.
...ma passiamo al Trading vero, quello delle operazioni fatte e inviate agli abbonati al servizio Segnali Operativi (nonchè commentate quotidianamente nella Community): questi sono i risultati registrati sugli Iron Condor "semplici" (quindi senza sovrapposizioni di Calendar o altre strategie complesse) dell'ultimo trimestre (le ultime aperture risalgono ai primi di giugno).
L'ultima operazione (quella sullo SPY) verrà chiusa oggi o lunedì, ma lo strike venduto è 82 e lo SPY quota 92, quindi a meno di uno storno secco di un 10% del mercato direi che anche questa la porteremo a casa.
L'Iron Condor è una strategia che, normalmente, quando fatta su ETF o Indici, presenta rapporti Rischio / Rendimento di 4:1 (quindi rischi 4000 per un max profit di 1000); in realtà il rischio reale non è mai l'intero capitale bloccato sulla operazione, in quanto interviene uno stop a buttarci fuori dalla operazione prima che le perdite possano montare oltre una soglia accettabile.
La filosofia con cui sono state gestire queste operazioni è stata, quindi, quella di tagliare la perdita ed uscire dalla posizione sulla rottura di importanti livelli grafici che confermassero l'uscita dal Trading Range che ci aveva fatto entrare in posizione.
Allo stesso modo, non si cerca mai di monetizzare l'intero Max Profit a meno che il sottostante non si presenti centrato rispetto agli strike venduti fino alla fine... Dimensionando correttamente lo Stop, oltre che su un livello grafico, anche su un livello monetario che non renda mai il rapporto R/R sfavorevole (quindi se sto cercando di raccogliere il 70% di 1000, ovvero 700, mettero il mio stop monetario a meno di 700), la strategia nel lungo periodo diventa profittevole in virtù delle elevate probabilità di successo.
Le probabilità di successo diminuiscono a causa dello Stop fissato, ma questo previene quelle situazioni in cui con 1 trade sbagliato su 10 che va sul max loss, possa mangiarmi in una volta sola tutto il guadagno fatto su diversi trade positivi... Lo Stop mi butta fuori dalla posizione anche quando il sottostante sarebbe tornato all'interno dei breakeven point prima della scadenza (riportandola in guadagno) e quindi peggiora il rapporto win/loss (trade vincenti/trade perdenti), nonostante si mantenga comunque molto favorevole, ma protegge il capitale e mantiene il R/R sempre favorevole.
Se questo modo di operare vi piace, vi invito a leggere gli altri articoli sul portale che approfondiscono questa strategia ed in generale tutte le strategie Non Direzionali, che sono anche oggetto del corso Iron Condor.
...questo trimestre è stato il trimestre degli Iron Condor... sarà così anche per il prossimo? ... ci pensiamo al rientro a fine agosto, quando riprenderò ad aprire posizioni come queste che richiedono di stare in posizione da un paio di settimane a 40 giorni.
Buon Trading!
Luca Giusti