Il Forex presenta specificità molto interessanti e che fanno "dimenticare" di avere a che fare con un mercato over the counter (non regolamentato): la possibilità di gestire la posizione implementando logiche di scaling IN e scaling OUT più sofisticate, o la possibilità di dimensionare la posizione (scegliere il nozionale) in maniera molto più flessibile rispettto all'operatività con i Futures, ed infine la possibilità di sfruttare le Correlazioni fra le valute che compongono i principali cambi.
Abbiamo già avuto modo di approfondire ciascuna di queste specificità in dettaglio... in questo articolo voglio invece soffermarmi sulle criticità che emergono quando si inizia ad operare su questo mercato.
Per cogliere qualcuna di queste criticità, iniziamo proprio dai Trading System che metto a disposizione da alcuni anni nella giornata FX Trading (Correlazioni) in programma anche il prossimo 22 Luglio.
Ho pubbblicato un articolo sul sistema Trend Following su EURUSD appena pochi mesi fa (potete leggerlo qui) quindi in questo articolo mi soffermerò su due differenti sistemi (che metto sempre a disposizione in questa giornata) che operano, ciascuno, su un paniere di strumenti (cambi e cross valutari).
Iniziamo dal sistema che opera Breakout: questa è l'equity dal 2006 e aggiornata a fine maggio 2016 (quindi una decina di anni) includendo, per ogni strumento negoziato, una stima ragionevole dei costi di transazione per ogni strumento che compone questo paniere...
...e questa è la lista degli strumenti su cui può girare, con le rispettive equity line. Entrambi i trading system (questo e quello che vi presenterò fra poco) sfruttano le correlaizoni fra le valute per operare sui Cambi (con questo sistema) e sui Cross (con il prossimo sistema). Il paniere che potete esaminare qui sotto, in realtà, include anche diversi Cross (oltre che la maggior parte dei Cambi), e potrete approfondirne le motivazioni se avrete la pazienza di continuare a leggere l'articolo :-)
Il secondo Trading System che sfrutta le Correlazioni fra le valute è invece un sistema che è stato scolpito sui Cross: opera Reversal e resta in posizione poche ore (al contrario del sistema Breakout poc'anzi presentato che può portare le posizioni overnight ma mai oltre il fine settimana) e potete esaminare qui sotto l'equity line di un portafoglio di 3 Cross (AUDNZD, NZDCAD, AUDCAD) a partire dal 2010...
...con il dettaglio delle singole equity line prodotto dello stesso trading system su ciascuno dei 3 Cross... Si tratta di un sistema piuttosto "datato" che ho utilizzato per inviare Segnali Operativi dall'autunno del 2011 e che ho iniziato a mettere a disposizione nella giornata FX Trading (Correlazioni) dal 2014; queste equity line, quindi,tracciano risultati Out of Sample per la maggior parte del grafico pubblicato qui sotto (che inizia dal 2010)...
Ma se sul sistema sui Cambi, in virtù degli ordini Market che impiegava, poteva essere sufficiente includere una ragionevole stima dei costi di transazione per arrivare ad un'equity line attendibile, con questo sistema che impiega ordini Limit sui Cross valutari non è altrettanto semplice arrivare ad un risultato affidabile...
Una delle criticità del mercato Forex è legata al fatto che non esiste un prezzo "ufficiale" (come accade su un mercato regolamentato) e le piattaforme si limitano pertanto a graficare il solo Bid. Con ordini di tipo Market questo non comporta particolati problemi, ma con ordini Limit invece si... dato un ordine Buy Limit è fillato sull'Ask e non sul Bid. Finchè parliamo di uno spread bid-ask di mezzo pip (tipico delle ECN per alcuni Cambi), le differenze non sono così importanti, ma quando lo spread bid-ask sale a 2 o 3 pips (come succede con alcuni Cross) un backtest effettuato sul solo prezzo Bid perde di affidabilità.
Tornate ad esaminare le 3 equity precedenti: queste sono state ottenute con una funzionalità disponibile su Multicharts che permette di effettuare un backtest sulla base di due serie storiche: la prima con i prezzi Bid e la seconda con i prezzi Ask (recuperando così una notevole precisione). Per essere "severi" (o "realisti" se preferite) il fornitore di dati che ho utilizzato registra spread bid-ask quasi sempre superiori a 4 o 5 pips su questi 3 Cross (contro un valore di poco superiore ai 2 o 3 pips di LMAX o similari), ma nei backtest spesso è meglio includere qualche "zavorra" in più per non avere sorprese quando si inziierà a seguire il sistema collegandolo sul proprio conto. Ho naturalmente attivato anche il LIBB (che su Multicharts si chiama "Bar Magnifier") a 1 minuto, ed il risultato ottenuto è quello che potete esaminare qui sopra, con un NZDCAD che fino al 2015 ha galeggiato intorno allo zero, un AUDNZD che ha sofferto dalla metà del 2014 alla metà del 2015, e un AUDCAD che invece sta continuando a mostrare un certo "tono" e regolarità.
L'equity di portafoglio (quella verde del grafico superiore) è assolutamente accettabile, se consideriamo tutte le "zavorre" e le precauzioni che ho incluso nel backtest... ma come sarebbero state le 3 equity line, senza questi accorgimenti? Eccole qua sotto, rispettivamente di NZDCADm AUDCAD e AUDNZD...
Operando con un broker in grado di offrire uno spread bid-ask migliore di questi 4 o 5 pips, è probabile che il risultato possa collocarsi a metà strada fra la prima versione (particolarmente "severa") e questa versione un pò troppo ottimistica (ma che è quella che ogni piattaforma sputa fuori se non si ha l'accortezza di includere le serie storiche separate di Bid e Ask).
Questa è una delle prime criticità da tenere in considerazione quando si approccia l'operatività sul Forex... ma non è l'unica...
A qualcuno non sarà sfuggito che AUDNZD è presente in entrambi i portafogli (Breakout e Reversal)... e come è possibile? La risposta è nel grafico qua sotto, dove andiamo ad analizzare le Correlazioni fra queste due valute (AUD e NZD) qua espresse nei loro Cambi originali (AUDUSD e NZDUSD).
Se si fosse trattato di due strumenti correlati in maniera stabile, avrei dovuto osservare uno sciame di punti tutti concentrati intorno a una retta, mentre qua osservo che effettivamente queste "concentrazioni" esistono, ma sono più di una...
...e l'indicazione che posso trarne è che queste valute tendono a esibire, per un certo periodo, un grado di correlazione piuttosto importante, fino ad un qualche "evento" (un dato macro?) che li porta a disaccopiarsi per poi ritrovare un nuovo equilibrio... e da qui l'idea di cercare di lavorare il loro Cross (AUDNZD) nel breve (intraday) con logiche Reversal, affiancandolo al sistema Breakout per cercare di approfittare di questi movimenti che portano le valute a disallinearsi (e cavalcando così la forza di una rispetto all'altra).
Questo è solo un esempio di come sia possibile analizzare le Correlazioni fra le valute per operare sui Cambi e sui Cross: nella giornata FX Trading (Correlazioni) del prossimo 22 Luglio torneremo sull'argomento approfondendolo, ed esaminando in dettaglio le logiche alla base di tutti i Trading System che saranno messi a disposizione (con codice aperto) in questa giornata.
Anche la semplice unione di queste due operatività (con questi accorgimenti per rendere i backtest attendili) restituirebbe un'equity di portafoglio piuttosto regolare (quella blu che vedete qui sotto), ma nel corso FX Trading (Correlazioni) andremo ad approfondire altre peculiarità del mercarto valutario, come ad esempio le dinamiche legate alle diverse fasce orarie in cui è attivo... per esaminare in dettaglio il programma della giornata, potete fare riferimento a questa pagina.
Queesta sarà anche l'edizione che vedrà il debutto di Multicharts come piattaforma di riferimento per l'operatività sul Forex, e tutti i codici saranno messi a disposizione per questa piattaforma (ma trattandosi di Easy Language, la conversione per MetaTrader o altra piattaforma, dovrebbe comunque risultare abbastanza agevole).
Buon trading!