La creazione di un sistema di trading “tradizionale” (che non sia cioè frutto di ricerca genetica) è un processo lungo e complesso, che richiede di seguire un protocollo operativo definito a priori. Si parte dall’individuazione di un’inefficienza statistica appena intuibile sui grafici, una sorta di pietra grezza, che deve essere successivamente raffinata per giungere (nella migliore delle ipotesi) ad un sistema utilizzabile al netto dei costi fissi, una vera e propria gemma pura. Molte volte tale processo si arresta nella fase embrionale, altre volte soltanto quando si va ad analizzare il profitto medio per trade (il cosidetto “average trade”).
Normalmente si procede per passi: si sviluppa dapprima un sistema monodirezionale (tipicamente al rialzo) che operi su un unico strumento finanziario e su un unico time frame.
In particolare desidero condividere con voi alcune delle fasi di sviluppo del sistema “Gap Filler”, uno degli 8 trading system creati sul mercato Eurex che il team di sviluppo GandalfProject presenterà il prossimo 11 di aprile nel corso Futures Trading (Step1) Eurex.
Lo strumento su cui operare è il future EuroStoxx50. Avevamo bisogno di reattività e di contenere gli stop loss, su singola operazione, quindi abbiamo selezionato un time frame a 15 minuti. Non 5 minuti, troppo erratico e affetto da troppo rumore di fondo per i nostri scopi, ma nemmeno l’orario o il 30 minuti, che non ci avrebbero consentito di gestire opportunamente la posizione.
L’idea di base è semplice e piuttosto intuitiva: operare intraday sui gap, al rialzo o al ribasso, sin dalla prima barra a 15 minuti sotto opportune ipotesi di setup. Gli ingredienti della nostra formula sono la volatilità di periodo su diversi time frame, la probabilità di successo della singola operazione su base statistica e l’operatività multicontratto. Gli ordini di ingresso sono sempre limit, mentre l’architettura di position management si divide tra ordini stop e limit.
Vediamo le performance del semi-sistema long che prenda posizione al rialzo in seguito ad un gap o ad un lap down in apertura di seduta (il punto di ingresso quasi mai coincide con l’apertura della seduta):
Fig.1: Equity line del sistema Gap Filler Long su EuroStoxx50 Future.
L’equity line alterna periodi di decisa sincronia tra mercato e sistema, con pause laterali prolungate e molto nette. Un sistema di controllo dell’equity basato sul ritardo tra massimi consecutivi può correggere ed ottimizzare ulteriormente la dinamica. Diamo uno sguardo alle metriche di tale sistema:
Fig.2: Metriche del sistema Gap Filler Long su EuroStoxx50 Future.
Il profitto supera i 25000 € su un periodo di analisi di 12 anni. Il Profit Factor risulta essere del 2.41, la percentuale di trade vincenti supera il 63% e il rapporto tra rendimento e rischio è unitario. Il profitto medio sfiora i 100 € ad operazione.
Vediamo adesso il lato short del sistema, che si basa su regole simmetriche a meno di adattamenti ottenuti con un tuning di alcuni parametri su zone di stabilità (non sono state utilizzate ottimizzazioni alla cieca per ottenere i migliori parametri possibili).
Fig.3: Equity line del sistema Gap Filler Short su EuroStoxx50 Future.
L’equity line appare più continua e regolare della precedente, ma solo un’analisi attenta delle metriche può farci comprendere la reale natura della dinamica.
Fig.4: Metriche del sistema Gap Filler Short su EuroStoxx50 Future.
Il profitto supera i 28000 €, sempre sul medesimo periodo di analisi di 12 anni. Il Profit Factor aumenta a 2.67, la percentuale di trade vincenti sfiora il 71% (aumentando confidenza e confort psicologico) e il rapporto tra rendimento e rischio scende a 0.78. Il profitto medio supera i 90 € ad operazione.
Vediamo ora insieme cosa accade unendo le due tessere del nostro mosaico, il lato long e quello short. E’ infatti nostra intenzione ottenere un sistema bidirezionale che sia il più possibile immune dal bias di mercato.
Fig.5: Equity line del sistema Gap Filler bidirezionale su EuroStoxx50 Future.
La curva è decisamente più regolare e continua delle precedenti, anche se i periodi di discontinuità del fronte long sono ancora visibili sul grafico. Diamo uno sguardo alle metriche:
Fig.6: Metriche del sistema Gap Filler bidirezionale su EuroStoxx50 Future.
Il profitto cumulato ora raggiunge i 53000 €. Il Profit Factor si stabilizza a 2.53, la percentuale di trade vincenti rimane ancorato ad oltre il 67% e il rapporto tra rendimento e rischio si porta a 0.89. Il profitto medio globale raggiunge i 94€ ad operazione.
La gestione a duplice contratto risulta intuitiva e di semplice controllo. Di seguito due operazioni prese dal periodo di out of sample:
Fig.7 e 8: Operazione al rialzo su Gap Down e al ribasso su Gap Up.
La strategia che abbiamo presentato fa parte di un portafoglio di 8 sistemi su Dax, Stoxx e Bund future, che sarà possibile analizzare a codice aperto nella giornata dedicata al trading sull’Eurex, organizzata dal team di GandalfProject il prossimo 11 Aprile. E’ possibile esaminare il programma dettagliato del corso in questa pagina.
Buon Trading!