E' ormai da qualche tempo che ho promesso che avrei agganciato al servizio Segnali Operativi (su Indici Azionario e Obbligazionari) i Segnali daily di un Portafoglio Azionario USA, e dato che ogni promessa è debito, eccoci qua a parlare di Azioni ;-)
Vengo subito al punto: cosa funziona sui Mercati Azionari? ...prevalentemente logiche Mean Reverting... non è sempre stato così, ma dagli anni 90 questo tipo di logiche sono quelle che hanno mostrato una migliore sintonizzazione con la natura del mercato rispetto, ad esempio, a logiche di tipo breakout. Questo non significa che non si possano tradare azioni come AAPL in breakout: lavoriamo, infatti, un paniere di una decina di azioni in breakout (con lo stesso sistema che utilizziamo per i Futures, il VBW, e che spieghiamo e mettiamo a disposizione dei partecipanti al corso Trading Automatico) ma tornerò a parlare di questo in uno dei prossimi articoli... per adesso concentriamoci sulle logiche mean reverting che negli ultimi due decenni sembrano rispondere meglio, e soprattutto funzionano sulla maggior parte delle azioni.
Non scenderò in dettaglio a spiegare le regole alla base di questa operatività: queste tecniche sono oggetto del corso Trading Meccanico con Azioni e Opzioni, quindi se vi interessa approfondire la metodologie potete farlo seguendo questo seminario, ma è bene sapere che esistono parecchie logiche per lavorare in questo modo e quasi tutte danno dei risultati abbastanza buoni quando fatte girare su un paniere di azioni... perchè il primo aspetto da trattare è questo: ragioniamo su un paniere e non su una singola azione.
Non abbiamo sviluppato un sistema specifico su un singolo titolo, cercando magari di sfruttarne un'inefficienza ma abbiamo sviluppato un sistema long /short che riuscisse a funzionare su panieri molto ampi di azioni, senza alterarne o adattarne i parametri, per arrivare a selezionare un centinaio di azioni su cui il sistema sembra rispondere meglio che su altre, suddivise su diversi settori e capitalizzazione.
A livello aggregato, questa è l'equity ottenuta nei backtest realizzati con Tradestation e aggregati su Excel, dal 2004 ad oggi, ipotizzando di operare sempre contenendo il rischio massimo per ogni operazione (con uno stop catastrofico) a 300 usd e considerando uno slippage di 0,04 usd per ogni contratto di azione e commissioni di 0,005 usd (sempre per ogni contratto).
...niente male :-)
Si tratta, come dicevo, di un paniere di azioni e non siamo in presenza di singole equity così regolari come se avessimo scritto un trading system ad hoc per quell'azione: qualche volta ci si imbatte in risultati come questo qua accanto su LLTC, ma non è la "regola" (e neppure deve essere questa l'aspettativa di chi segue il servizio Segnali per ogni azione di cui inviamo operazioni). Nel sito dedicato ai Segnali Operativi abbiamo postato l'elenco delle azioni che compongono questo paniere, e le principali metriche del sistema su ciascuna di loro (quindi non tanto la singola equity, ma il profit factor, il max drawdown, il net profit, e altri ratio che permettono di farsi una idea di come il sistema possa performare su ciascuna azione).
...ma la domanda che dovremmo porci ora è: "quanto capitale mi serve per poter seguire un sistema del genere?" ...e scorrendo con lo sguardo sotto al primo grafico (che riporta l'equity del portafoglio), si può osservare come il sistema, in certi momenti, sia arrivato ad accumulare diverse decine di posizioni long (in blu) e short (in rosso). Abbiamo posto un limite massimo in termini monetari al numero di contratti negoziabili per ogni posizione (un controvalore massimo di 4000 usd per ogni posizione, quindi 2000 usd realmente utilizzati in marginazione overnight), ma sarebbe assai poco efficiente mantenere disponibile tutta la liquidità necessaria per poter far fronte a quelle rare situazioni in cui il sistema si è trovato in posizione per pochi giorni con 40 posizioni, per ritrovarsi che nella maggior parte del tempo non viene utilizzata...
Come avrebbe performato il sistema se avessimo, invece, imposto un limite al numero di posizioni in simultanea (ad esempio 10 posizioni) ed ignorando tutte le operazioni successive finchè non avessimo liberato nuova liquidità dalla chiusura delle posizioni esistenti? In questo modo avremmo sicuramente utilizzato in maniera molto più efficiente il capitale a disposizione... con Portfolio Maestro possiamo testare questo tipo di situazione.
Iniziamo lanciando un backtest senza porre alcun vincolo al numero di posizioni, ed impostando una quantità fissa negoziata di 4000 usd per ogni azione (quindi NON più un capitale investito variabile, che ci permettesse di contenere lo stop ogni volta in 300 usd, ma un position sizing più "tradizionale" e meno raffinato): ecco il risultato...
...l'equity è meno regolare, ma non dovrebbe essere una sorpresa: il money management che stiamo impiegando in questa simulazione non è lo stesso usato in Tradestation e nell'equity aggregata su Excel (e su cui si basa il servizio Segnali Operativi su Azioni)... Se volete approfondire questi aspetti legati al Posizion Sizing e Money Management, non posso che invitarvi a seguire il seminario Trading Systems & Money Management che è dedicato proprio a questo.
Stiamo comunque parlando di un sistema che ha prodotto 3863 operazioni, con quasi un 73% di operazioni vincenti, un rapporto fra avg win e avg loss superiore all'unità, un profit factor di 3.05 e che sta in posizione 5 giorni sui trade vincenti e una decina su quelli perdenti. La versione più grezza da cui ero partito, prima dell'introduzione di un filtro sulla volatilità, portava ad un'equity ancora più regolare, ma a fronte di più di 20.000 operazioni ed un profit factor che scendeva a 2, quindi una versione comunque interessante ma che sarebbe stato più difficile seguire se fatta girare su un paniere così ampio...
Cosa succede, quindi, se iniziamo ad introdurre un vincolo al numero di posizioni che posso mantenere in portafoglio? Iniziamo dal fissare un limite a non più di 20 posizioni aperte in simultanea (quindi 20 posizioni x 4000 usd = 80.000 usd ovvero un capitale investito di 40.000 usd nella classica marginazione 1:2 overnight che tutti i broker concedono sui conti margin).
Paghiamo qualcosa in termini di profit factor, e nei 9 anni di backtest il net profit finale è sceso a 182.000 usd, quindi 20.000 usd all'anno, che rapportati al capitale investito di 40.000 usd avrebbero restituito una performance media del 50% annuo.
Bisogna considerare che non avremmo mai agganciato un sistema con un account pari esattamente al capitale investito... ma concedetemi di proseguire con la comparazione, ed ignorate il dato in sè della perfomance percentuale perchè è la cosa meno importante, dato che non è poi così difficile usare ancora più leva e far salire quel risultato a 3 cifre (con dei CFDs ad esempio), ma senza un sistema che continui ad esibire una certa regolarità, il risultato finale sarebbe soltanto quello di fare danni sul proprio account. Se preferite, dimezzate tutti valori percentuali che riporto di seguito, come se stesse lavorando senza leva (quindi senza sfruttare la leva 1:2 che offre un margin account con un broker USA).
...riduciamo il limite ad un massimo di 10 posizioni simultanee (quindi 4000 usd x 10 = 40.000 usd quindi 20.000 usd nella classica marginazione 1:2 overnight che tutti i broker concedono sui conti margin).
Net Profit e Profit Factor scendono ancora: in questo caso il backtest ha prodotto 121.000 usd sempre nei 9 anni considerati, ovvero 13.500 usd all'anno, che rapportati però questa volta ai 20.000 usd di capitale investito avrebbero restituito una performance annua del 67.5 %... Come è possibile? ...a causa di un migliore impiego del capitale a disposizione (che resta sempre meno "inutilizzato" ed è quasi sempre investito).
...e scendiamo ancora e mettiamo un limite a non più di 5 posizioni aperte in simultanea: 4000 usd x 5 posizioni = 20.000 usd, quindi sempre 10.000 usd in marginazione 1:2... e questo è il risultato:
Scende ancora il Profit Factor ed il Net Profit, ma questa volta il sistema produce 67.500 usd in 9 anni, ovvero 7500 usd annui a fronte di un capitale investito di 10.000 usd, che restituisce un 75% di performance media annua.
Possiamo continuare nel ragionamento, ma il messaggio dovrebbe, ormai, essere chiaro: quando si ragiona su un Portafoglio spesso è più importante un corretto utilizzo del capitale a disposizione, rispetto alle metriche (migliori) di un sistema rispetto ad un altro... ma cercando di portare all'estremo questo ragionamento, finiamo per non tenere in debita considerazione che questo si tratta di un backtest e che non abbiamo idea se queste azioni continueranno tutte a performare come hanno fatto in passato. Riducendo il numero di posizioni aperte simultaneamente, andiamo quindi a concentrare il rischio su un numero inferiore di azioni ogni volta, aumentando le probabilità di farci male se il sistema smette di funzionare su qualcuna di queste azioni... quindi la ricerca della perfomance va bene, ma non senza mantenere sotto controllo il rischio.
...chiudo, per i più scettici :-) , con l'ultimo backtest di questo articolo: faccio girare lo stesso sistema questa volta NON su un paniere di 90 Azioni che hanno risposto meglio, nel corso degli anni, ad una logica mean reverting, ma su un paniere "generico": lo Standard & Poors 100 ... ecco il risultato:
Non esibisce la stessa regolarità delle equity precedenti, ma per essere un paniere "generico" non si comporta male: una buona notizia in termini di robustezza, ma che senso avrebbe tradarlo su azioni che rispondono bene, invece, a logiche opposte, come la stessa AAPL di cui parlavo all'inizio dell'articolo e sui cui sta girando invece, con buoni risultati, un sistema di breakout?
Per quanti volessero approfondire le logiche per operare sui mercati Azionari, anche impiegando contratti di Opzione (che hanno una leva intrinseca piuttosto importante rispetto a quella che troviamo sull'azionario su un conto margin) l'appuntamento è nelle prossime settimane con il corso Trading Meccanico su Azioni+Opzioni.
A giorni attaccheremo invece il sistema al servizio Segnali Operativi: ogni giorno, nel sito dedicato ai segnali (che già contiene le operazioni Short Strangle con difesa meccanica sui Futures su Indici Azionari e Obbligazionari) pubblicheremo due videate: la prima con il riassunto delle posizioni attualmente aperte, e la seconda con gli ordini già attivi ed i nuovi ordini da mettere in macchina prima dell'apertura dei mercati alle 15:30. Si lavora, quindi, a mercati chiusi, su grafici daily, e si hanno a disposizione diverse ore per impostare in piattaforma i nuovi ordini prima che aprano i mercati nel pomeriggio. Si opera prevalentemente con ordini Limit per contenere lo slippage, e sempre con stop loss e target in macchina. L'abbonato potrà scegliere come comporre il proprio portafoglio impostando un limite al numero di azioni tradato, come ho spiegato in precedenza, e in base alle dimensioni del proprio account andare a ridurre o aumentare le quantità negoziate (noi invieremo sempre i segnali con delle quantità che contengano lo stop catastrofico in 300 usd e sempre contenute entro i 4000 usd negoziati, quindi 2000 usd in marginazione, consentendo anche ad account da 10.000 usd di poter comporre un portafoglio di almeno 5 posizioni simultanee).
...il conto alla rovescia è iniziato: a giorni il servizio Segnali Operativi si arrichisce anche di questa operatività ;-)
Buon trading!