Davanti ad un'equity del genere a chi verrebbe in mente che questo sistema possa, da un momento all'altro, smettere di funzionare?
Fig.1: esempio di sistema genetico sul titolo NKE.
...ed invece, come tutti i sistemi, anche pattern di prezzo come questo (che nello specifico stiamo tradando dalla primavera del 2102) sono destinati, prima o poi, a smettere di funzionare. Così accade che un pattern, inizialmente estremamente profittevole sul mercato, inizi a performare peggio fino anche a perdere del denaro per periodi di tempo consistenti.
Cosa fare dunque?
Uno dei dilemmi più annosi e controversi nel mondo del trading... Una delle soluzioni possibili è quella di utilizzare sistemi di controllo sull'equity del singolo sistema. Si tratta in sostanza di applicare un secondo sistema di trading che operi sulla curva dei profitti del sistema originario. Quello che si desidera è escludere il più possibile le aree di ritracciamento (draw down) della curva originaria e di non perdere le aree di salita (run up). L'effetto secondario più evidente che deriva dall'applicazione di tali sistemi è la diminuzione del numero di operazioni (che si declina in un ridotto impatto commissionale) e in una conseguente riduzione del "time at market". Questo secondo aspetto è decisamente desiderabile, non solo perché riduciamo il rischio di applicazione del singolo sistema, ma anche perché ci da la possibilità di sfruttare su altre operatività il denaro che, viceversa, risulterebbe vincolato, consentendo di sfruttare anche strategie di "overbooking" (fruizione di un numero di sistemi superiore alla propria disponibilità finanziaria, tenendo conto della non simultaneità degli stessi).
Approfondiamo questa tematica in un corso ad essa dedicata: "Trading Systems & Equity Control" dove mettiamo a disposizione dei partecipanti numerosi sistemi di controllo dell'equity basati su logiche:
1) a Inibizione dell'Equity basate su criteri Statici
2) a Inibizione dell'Equity basate su criteri a Finestra Scorrevole
3) a Inibizione dell'Equity basate su criteri Tecnici
4) a Inibizione dell'Equity basate su criteri Compositi
5) di Positioning (position sizing sull'equity line)
6) di tipo Rotazionale sul Portafoglio
...una giornata molto operativa, quindi, passando dalla piattaforma (Tradestation) ad Excel per ritornare sulla piattaforma, con numerosi workspace già pronti all'uso e fogli di excel su cui andare ad effettuare dei semplici copia-incolla per vedere in azione uno dei sistemi di controllo elencati poc'anzi.
...ed una piacevole sorpresa: per iniziare fin da subito a mettere in pratica queste tecniche, abbiamo deciso di mettervi a disposizione una decina di trading systems basati su pattern di prezzo (con codice aperto) per crearvi fin da subito un vostro Portafoglio di sistemi da monitorare... ed iniziamo proprio a vedere da vicino qualcuno di questi sistemi...e vediamo alcuni esempi.
Di seguito vediamo un pattern genetico (sviluppato con una procedura simile a quella che ci ha portato al pattern su NKE, e che potete approfondire in fondo all'articolo) sul titolo FIAT (mercato italiano), caratterizzato da un periodo “In Sample” (periodo di addestramento) dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2010 e di un periodo Out of Sample (zona del grafico di cui la macchina non abbia informazioni, su cui testare la robustezza del pattern in denaro reale) con principio il 1 gennaio 2011.
Fig.2: esempio di sistema genetico sul titolo FIAT.
Ma cosa sarebbe accaduto se avessimo tradato tale sistema anche prima del 2000, di fatto in un secondo periodo buio per la macchina?
Fig.3: applicazione del medesimo pattern dal 1990 ad oggi.
Pur non andando in “avaria”, il sistema avrebbe mostrato risultati altalenanti, facendoci perdere del tempo se non del denaro. Vediamo un primo esempio di applicazione di un sistema di controllo dell’equity con lo scopo di smussare gli effetti negativi sull’equity line originaria.
Fig.4: esempio sistema di controllo dell’equity su FIAT.
Come si può osservare in figura 4, le performance nominali rimangono pressochè invariate, ma si riduce il draw down massimo, unitamente al time at market. Per quasi due anni a cavallo del 1996 il sistema viene inibito consentendo di utilizzare il capitale altrove.
Vediamo un secondo pattern da controllare. Trasferiamoci questa volta sull’ ETF IWM legato all’indice Russell 2000.
Fig.5: pattern genetico su IWM.
I riferimenti temporali di In Sample ed Out of Sample sono i medesimi. Si nota una certa regolarità di andamento e pendenza ed il draw down non risulta particolarmente pronunciato. Un buon sistema di controllo dovrebbe limitare gli interventi su equity di questo tipo per non intaccare le performance già buone.
Fig.6: sistema di controllo su equity di IWM.
Il sistema di controllo EQC12 esegue un controllo della curva di equity, ma non trovando elementi di criticità non va ad intervenire sulla curva. Decisamente quello che cercavamo.
Abbiamo visto un titolo italiano ed un ETF americano. Proviamo ora a gestire sistemi su titoli USA. Iniziamo da UTX.
Fig.7: pattern genetico su UTX.
Per ben 3 anni, dal 2003 al 2006 il sistema genera operazioni ma non guadagna nulla. Proviamo ad applicare un sistema di controllo generico, in questo caso EQC3.
Fig.8: sistema di controllo su equity di UTX.
Il profitto si è ridotto di 20000 $, ma il beneficio è evidente. Il sistema, infatti, permette di allocare altrove il denaro che sarebbe stato viceversa immobilizzato nel triennio suddetto.
Vediamo infine le performance di un ultimo pattern genetico sul titolo americano AXP.
Fig.9: pattern genetico su AXP.
Il profilo dell’equity è particolare, opera delle accelerazioni importanti con l’aumento della volatilità e alterna fasi di plateau piuttosto prolungate che immobilizzano il nostro capitale.
Fig.10: controllo equity su AXP.
Applicando il sistema EQC8 si vede come il numero delle operazioni si sia ridotto in modo consistente e come la dinamica rialzista della curva di equity non sia stata compromessa in alcun modo.
Riassumendo i pattern genetici sono una incredibile opportunità di design di nuovi sistemi di trading sui principali mercati e su tutti i time frame, ciononostante nessun sistema, per quanto sofisticato e complesso, può avere l’ambizione di durare in eterno. Una delle metodologie che ci vengono in soccorso è quella di applicare dei sistemi meccanici alla stessa curva di equity del sistema originario, che cerchi di attutire i difetti della stessa. L’effetto più immediato di tale intervento sarà una generale diminuzione del draw down massimo e del time at market. La flessione comune sul net profit totale può essere vista come il pagamento di un premio di assicurazione.
Il 22 giugno sarò fra i relatori di un corso decisamente innovativo, che per la prima volta affronterà la tematica dei sistemi di Controllo dell'Equity, fornendo non solo molteplici sistemi di controllo ma anche una decina di pattern genetici (Trading Systems) tuttora funzionanti sui mercati, oltre a fornire ai partecipanti gli strumenti per gestire in autonomia tali sistemi e le logiche con cui crearne di nuovi.